Lo studio delle patologie e della fisiologia dell’apparato riproduttivo femminile sono l’oggetto di studio di una specifica branca della Medicina: la Ginecologia e Ostetricia.
La visita ginecologica è consigliata per: valutare lo stato di salute dell’apparato genitale della donna, scegliere il metodo contraccettivo più idoneo (pillola anticoncezionale, spirale ormonale e non ormonale, anello vaginale, cerotto, impianto sottocutaneo), indagare sospetta infertilità nella donna e conseguente difficoltà nel concepimento, riscontrare eventuali problematiche del pavimento pelvico (incontinenza urinaria, prolasso genitale, dolore pelvico cronico), scegliere la modalità di transizione durante la fase perimenopausale della donna (periodo che precede la menopausa), seguire la donna durante e dopo la gravidanza.
Il tampone vaginale è un esame di laboratorio utilizzato per verificare l’eventuale presenza di microrganismi responsabili di infezioni vaginali.
Al fine di effettuare un tampone vaginale che sia il più affidabile possibile è consigliato: non essere sottoposti o sospendere terapie antibiotiche o antimicotiche nella settimana precedente al tampone vaginale, non avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti al tampone vaginale ed evitare irrigazioni vaginali (quali terapie con ovuli et simila e bagni in vasca nelle 24 ore precedenti al tampone vaginale). Il tampone vaginale deve essere eseguito qualche giorno prima dell’inizio del ciclo mestruale o qualche giorno dopo la sua fine.
Il tampone vaginale viene eseguito anche in gravidanza per verificare la regolarità della flora batterica vaginale e per appurare l’assenza di eventuali infezioni.
Gli esiti dei tamponi vaginali sono disponibili dai 7 ai 10 giorni successivi all’esecuzione.